“Mutualismi e agroecologia tra campagna e città” - Workshop del 4 agosto 2023 - Partinico, Arci Pasol

Verso il 15 Settembre a Palermo Frydays for future per dire “Basta agli incendi” Verso il 30 Settembre a Campobello di Mazara per un’antimafia sociale in solidarietà di braccianti migranti e contadini

I soggetti promotori dello spazio sono stati la Rete dall'agricoltura contadina e del lavoro in autogestione FuoriMercato Sicilia, che si occupa dell'autorganizzazione del mutuo soccorso contadino e pratica l'agroecologia da un punto di vista agricolo/di campo e sul piano della lotta politica con l’approccio del mutualismo conflittuale.

Scienza Radicata, collettivo di scienziate e scienziati, che sviluppa un ragionamento sul metodo di produzione di conoscenza dal basso e da dentro i movimenti, tramite pratiche di ricerca partecipata in agroecologia (e in generale su temi che intrecciano conflitti ambientali), cercando alleanze solidali con comunità resistenti e in lotta.

Hanno partecipato la cooperativa Valdibella, la cooperativa Ciauli, l’azienda biologica Bosco Falconeria, Contadinazioni e Lupo Nero.

Il titolo che abbiamo dato al WS è MUTUALISMI E AGROECOLOGIA TRA CAMPAGNA E CITTÀ perché ci interessa ragionare sulle convergenze tra le lotte da un punto di vista contadino, che è complementare, ma purtroppo spesso contrapposto, a quello che si sviluppa in città. Portiamo un esempio pratico riprendendo il dibattito pubblico di queste settimane sulla crisi ambientale in Sicilia e gli incendi. La nostra ricerca partecipata mostra chiaramente che la contadinanza agroecologia è un presidio fondamentale per la salvaguardia dei territori e molto importante per contenere il rischio incendi. Questo è da contrapporre con forza, ad esempio, alla narrazione della mafia dei pascoli che appicca i fuochi, e che sicuramente è parte del problema, ma che emerge come preponderante nel discorso cittadino creando potenzialmente criminalizzazioni polarizzanti che aumentano il divario tra mondo rurale e città. È evidente - a nostro avviso - che si debbano sviluppare alleanze in questo senso, quindi tra campagna e città, ma questo è impossibile se non ci si riconosce come fino ad ora è successo.

Abbiamo voluto organizzare questo spazio proprio per questo. Perché ci interessa praticare la convergenza. Perché siamo interessate ad ascoltare, avere spunti e su quello che già viene messo in campo e che è auspicabile/necessario:

1)    a livello di solidarietà interna alle reti contadine, quindi come le realtà contadine auto-organizzano il mutuo soccorso e il mutualismo al loro interno;
2)    a livello di solidarietà esterna ad esse, quindi tra campagna e città, tra contadini e braccianti, tra contadini e lavoratori salariati dei supermercati e della logistica, tra contadini e studenti, tra agroecologia nel mondo rurale e movimenti per la giustizia climatica in città.

Una domanda è quindi come auto-sosteniamo i nostri discorsi e le nostre lotte? Come le uniamo? Durante la carovana dei mutualismi a Cinisi, si è parlato di lotta e antimafia sociale attraverso i presidi territoriali approccio che ha origine dalle lotte contadine siciliane. Durante il workshop “mutualismi tra città e campagna”  proviamo a portare e mettere a disposizione il nostro approccio FuoriMercato che significa avere l'orizzonte di organizzare il mutualismo tra le lotte o avere un approccio conflittuale al mutualismo, significa essere consapevoli che non c'è lotta senza solidarietà e viceversa, significa praticare l’alternativa mentre si lotta contro l’attuale sistema di oppressione, riprendendo Pino Ferraris, organizzarsi secondo la “solidarietà per” e la “solidarietà contro”.

Partendo da questo presupposto, ci domandiamo, come organizziamo il sostegno reciproco alle lotte, come facciamo sì che esse si auto-alimentino a vicenda? Questo con un approccio non ideologico, che va oltre le sigle e le associazioni e le organizzazioni formali, ma che sia pragmatico e concreto nelle differenze. Perché il nostro approccio "non ha il copyright" e vuole essere uno spunto di riflessione e allo stesso tempo di azione concreta.

Questa è la base dalla Garanzia Partecipata FM Sicilia e del patto di mutuo soccorso tra le realtà contadine che ne fanno parte, e che oggi decidono di aprire e condividere questo percorso centrato sul metodo che ci caratterizza e volendo provare ad essere un possibile punto di riferimento per questa convergenza.

Il workshop ha avuto quindi un focus specifico guidato da domande a cui i/le partecipanti sono stati ed è parte integrante del percorso di Garanzia Partecipata della Rete contadina e del lavoro in autogestione FuoriMercato Sicilia. La garanzia partecipata è per noi uno strumento politico e di lavoro che definisce perché e come la rete contadina FM Sicilia sta insieme e che prende sostanza nelle pratiche agroecologiche e di mutuo aiuto di ogni realtà che ne fa parte. Questo è di fatto un meccanismo di responsabilità partecipata che si basa su quello che abbiamo definito pragmatismo nelle differenze e che mira a creare un punto di rottura con la realtà agroindustriale. Esso si fonda sui principi del mutualismo interno ed esterno e quindi nel patto di mutuo soccorso che mette al centro oltre alle pratiche agroecologiche di campo, la riflessione sul lavoro, sull’agricoltura come base della vita, sull’ecologia e sul cambiamento climatico. Un riscontro pratico è ad esempio il listino nazionale FM che ha alla base un lavoro di co-progettazione a livello locale e nazionale, ma anche la ricerca partecipata sui temi della gestione dell’acqua e del cambiamento climatico, e anche ormai, del fuoco nei contesti territoriali in cui siamo presenti.

 

Il contributo all’assemblea palermitana “Basta Incendi”.

Dal confronto delle realtà contadine presenti viene elaborato un contributo da portare all’assemblea cittadina “Basta Incendi” da un posizionamento contadino e agroecologico sicuramente complementare ma anche mancante spesso nelle prospettive ecologiste o di difesa dei territori cittadini.

Da più voci ormai, dati gli eventi disastrosi che hanno riempito il dibattito pubblico in queste settimane, emerge la necessità di auto-organizzarsi per fare fronte a bisogni concreti - che vanno dall’abbattimento delle barriere economiche per la sopravvivenza dei piccoli produttori nelle campagne, all’approvvigionamento di cibo sano che non sia climalterante nelle città; dall'affrontare eventi di scarsità idrica e gli effetti degli estremi climatici, alla protezione dagli incendi nelle campagne e ormai anche nelle città. Nonostante questi siano problemi territoriali e specifici, si riconosce al tempo stesso la loro origine sistemica che impone un ragionamento ampio, nella direzione di un cambio radicale, trasformativo e appunto sistemico nella gestione territoriale degli ambienti rurali e naturali, della realtà agricola e dei sistemi di approvvigionamento, dei rifiuti e dell’organizzazione della vita nelle città. Questo necessita - a nostro avviso - a sua volta solidarietà tra le lotte, convergenza e mutualismo, che non siano, come sostiene qualcuno, “pacche sulle spalle”, ma che concretamente riescano a piantare e radicare il seme della trasformazione.

Per questo abbiamo condiviso la proposta di Frydays for future Palermo di mettere a disposizione la piazza del 15 Settembre dell’assemblea Basta Incendi!

Per questo ci saremo e rilanceremo con l’invito a tutti i presenti a partecipare alla manifestazione del 30 Settembre h.17.30 a Campobello di Mazara, una manifestazione antimafia sociale in solidarietà a braccianti migranti e contadini!

La solidarietà tra queste piazze è la nostra convergenza!

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